Una Domenica di Sfide, Scintille, Mus-e Milano, nuvole, poetiche improvvisazioni!

Domenica 16 Marzo Roberta Secchi e io, artiste di Mus-e Milano, abbiamo tenuto due laboratori presso la Fiera Fa’ La Cosa Giusta con le mie Scintille – carte un po’ per gioco, un po’ per cura.

Il primo appuntamento è stato nel contesto dell’evento Sfide- La Scuola di tutti, ideato e coordinato da Terre di Mezzo, Erickson e dal Movimento di Cooperazione Educativa, che da 8 anni ispira insegnanti, educatori, psicologi, pedagogisti e tanti professionisti che lavorano in o per le scuole di ogni ordine e grado.
Insieme a noi la coordinatrice di Mus-e Milano Ivana Bozzano, che ha visto cosa può accadere a scuola con le carte Scintille, strumento da me ideato nel 2020 durante il lockdown e per la prima volta utilizzato proprio con Roberta durante un nostro laboratorio Mus-e da remoto, con bambini e bambine di una seconda primaria. (I primi passi delle Carte Scintille sono raccontati qui.)

Da sinistra: Ivana Bozzano, coordinatrice di Mus-e Milano, Eleonora Terrile e Roberta Secchi, artiste di Mus-e Milano.

Roberta e io abbiamo fatto sperimentare a 35 appassionate insegnanti alcuni utilizzi delle carte Scintille applicabili nelle loro classi e qui riassunti.

Attivare le carte Scintille un po’ per gioco può portare a

Attivare le carte Scintille un po’ per cura può portare a

Che cosa è successo? Teatro, improvvisazioni, mani danzanti, autoritratti poetici.

Quando c’è Roberta Secchi, tutto è teatro e ogni spazio diventa un palcoscenico. Le insegnanti hanno sperimentato che cosa vuol dire trasformarsi in nuvole e danzare nel cielo di Sfide con le loro mani.
Con me hanno realizzato autoritratti poetici accompagnati da haiku e poi via di nuovo con improvvisazioni teatrali!


Dove acquistare le carte Scintille? Fra un po’ da Animamundi edizioni!

Finito il laboratorio, diverse partecipanti mi hanno chiesto dove poter acquistare le carte. La risposta, data loro in anteprima, è che fra circa 2 mesi saranno disponibili sul sito di Animamundi edizioni, raffinata casa editrice che sta curando la seconda edizione delle carte, in uscita insieme a un libro.
Il tutto sarà disponibile anche in occasione di miei eventi e presentazioni, dei quali darò notizia tramite i miei siti eleonoraterrile.it – labelluli.it – pagine IG e Facebook.

Domande ricorrenti: il “metodo Scintille” è a pagamento? È protetto da copyright?

Diverse volte mi è stata rivolta questa domanda.

I diritti delle carte Scintille (carte che rappresentano creature con la testa a forma di oggetto/elemento atmosferico/della natura/grafico+domande di tipo generativo) sono miei.
A pagamento sarà la seconda edizione delle carte accompagnate da un libro, il tutto edito da Animamundi edizioni.

Il “metodo Scintille”, invece, non esiste.

Le carte Scintille sono uno strumento versatile che solo in mano a sensibili e capaci professionisti di diverse discipline può “accendere” attivazioni interessanti ed efficaci, come da tempo racconto sul mio sito Labelluli.it o in occasione di eventi.
Le testimonianze da me raccolte sono tutte di esperti educatori, educatrici, insegnanti, psicologi, pedagoghi, psicoterapeuti, terapisti della psiconeuromotricità, artisti Mus-e di varie discipline, atelieristi. Ognuno di loro ha ideato percorsi, progetti, incontri che si sono rivelati utili.
Menziono per ultimi, ma solo perché li cito sin dagli albori nel 2020, la madrina e il padrino delle Scintille, la Professoressa di Pedagogia Generale e Sociale dell’Università di Bari Antonia Chiara Scardicchio e il couselor sistemico e docente di Philo Andrea Prandin che mi hanno aiutata a perfezionare queste carte e a farne uno strumento innovativo, utilizzabile “un po’ per gioco, un po’ per cura”.

Esistono invece due regole per l’invenzione di nuove creature Scintille: la testa deve essere un segno grafico/elemento della natura/atmosferico/oggetto (no ad animali, super eroi, personaggi di videogame, saghe, cartoni animati).
Vietata la gomma da cancellare (questa regola l’ho imparata quando ero volontaria de La Grande Fabbrica delle Parole di Terre di Mezzo editore) perché l’errore, come insegna Gianni Rodari, è un’occasione per stimolare la creatività, cambiare rotta/segno se il disegno non piace all’autore.
Se si vuole accompagnare la carta con una domanda in stile Scintille, questa dev’essere generativa di infinite possibili risposte.

E il laboratorio? Ecco all’opera mamme, papà, bambini, bambine!

Per il terzo anno consecutivo ho avuto il piacere di tenere un laboratorio per bambini e bambine con le mie carte Scintille nel contesto della Fiera Fa’ La Cosa Giusta. Come nel 2024, anche quest’anno sono stata ospite de La Grande Fabbrica delle Parole! Con me, però, Roberta Secchi!

Laboratorio poetico in Spazio Parentesi di LILT

Il 6 Marzo ho tenuto un laboratorio poetico presso lo Spazio Parentesi di LILT Monza Milano. Niente che possa anche lontanamente rimandare a vissuti scolastici. Ho invitato le partecipanti a sentire le parole che già abitano in loro e a sceglierle con cura. Cosa intendo? Tutti abbiamo un chiacchiericcio interiore che ci accompagna e può essere costituito sia da parole e frasi “carezzevoli”, sia “pesanti, dure”.
La parole che si prendono cura di noi sono, per me, parole poetiche.

Detto questo, ho portato con me uno strumento che in modo giocoso può essere di ispirazione: il Poetometro.
Le signore presenti, alcune in Spazio Parentesi, altre collegate da remoto, si sono lasciate coinvolgere e divertire.
Alla fine si sono portate a casa un “Taccuino del vento” con le loro creazioni poetiche e a me hanno lasciato, come ringraziamento, le parole del loro sentire. La più ricorrente? Leggerezza.

“Come mi sento?” Esprimere le emozioni con le Carte Scintille – Scuola primaria

“Come mi sento?” Esprimere le emozioni con le Carte Scintille – Scuola primaria

Testo descrittivo e testo soggettivo: gli insegnanti di scuola primaria affrontano questo argomento avvalendosi di brani di vario tipo da leggere e analizzare, prima di far arrivare la classe alla produzione scritta.
Se è vero che entrambi i tipi di testo presentano delle difficoltà, il secondo richiede particolare attenzione quando bambini e bambine sono invitati a parlare di sé.

Racconta l’insegnante di scuola primaria Maria Vaccaro, ideatrice dell’attività didattica “Come mi sento”?
“Ogni volta che affrontavo l’argomento testo soggettivo ottenevo lo stesso risultato: bellissime descrizioni con tanti aggettivi, poche emozioni e riflessioni personali. Bambini e bambine raccontavano come erano visti dagli altri, non come si percepivano e sentivano.”
A 8 anni un conto è fare una descrizione oggettiva di sé: ho i capelli ricci e gli occhi azzurri.
Un altro è ascoltarsi, soffermarsi su come ci si sente, che cosa si prova, dare voce alle proprie emozioni.
Nelle mani di bambini e bambine di terza primaria le Carte Scintille si sono rivelate un utile strumento
per la visione e l’ascolto di sé.
L’attività didattica è iniziata con l’invito a guardare in silenzio le carte sparse per terra, a partire dalle immagini, facendo seguire la lettura, sempre in silenzio, delle domande.
Dopo attenta osservazione bambini e bambine hanno scelto una carta: quella più vicina alla loro percezione di sé e al loro sentire, e da lì sono partiti con la produzione di un testo soggettivo.

Le carte Scintille attraverso creature sorprendenti e domande legittime generano infinite risposte, tutte diverse e accettabili.
Inoltre, la stessa carta e domanda possono suscitare percezioni di sé ed emozioni differenti.

“Mi sento un bambino scarabocchio perché a volte mi sento in disparte e senza attenzioni.”

“Mi sento una bambina scarabocchio proprio perché sono iperattiva, devo fare sempre tutto in una volta.”

“Mi sento anche una bambina scarabocchio perché io penso a tante cose da creare e ne penso talmente tante che a volte

mi scordo quello che voglio fare e mi ritornano dopo un po’”.

Quando la percezione di sé sottende amarezza, come nel caso dell’alunno che a volte si sente in disparte e senza attenzioni, la creatura improbabile della carta può aiutare a ridefinirne l’immaginario: un dinamico Scarabocchio sostituisce la rappresentazione mentale di un bambino isolato e trascurato.
In questa come in altre attivazioni è rilevante l’invito a osservare le carte in silenzio e a prendersi il tempo necessario prima di sceglierne una.
Il silenzio, lungi dall’essere qui un’imposizione e una richiesta di disciplina, diventa uno spazio di autoascolto nel quale il bambino può sostare fino a quando decide che è tempo di fare una scelta.

“Come mi sento?” Esperienza didattica condotta da Maria Vaccaro, insegnante della scuola primaria Lagomaggio dell’Istituto Comprensivo XX Settembre di Rimini. Due classi terze – anno scolastico 2020-2021.

 

Dalle lingue figlie di bambini e bambine alla danza delle carte Scintille – Scuola primaria

Dalle lingue figlie di bambini e bambine alla danza delle carte Scintille – Scuola primaria

Oggi, 21 Febbraio, è la Giornata della Lingua Madre, ma per una volta vorrei celebrarla come Giornata delle Lingue figlie di bambini e bambine, raccontando uno dei miei laboratori tenuti per conto di Mus-e Milano.

Premessa a questo laboratorio è che noi artisti di Fondazione Mus-e Italia  lavoriamo in scuole primarie statali di periferia, dove la percentuale di alunni di origine straniera è rilevante. A Milano, per esempio, nelle scuole in cui opero io insieme ad altri, la percentuale di bambini e bambine con genitori provenienti da altri Paesi può arrivare al 98-99%.

Come ogni insegnante di scuola primaria sa, questo significa che a casa i bambini con entrambi i genitori stranieri sentono parlare Arabo, Spagnolo, Cinese, Russo, Albanese, tanto per fare qualche esempio, non Italiano.
A tanta varietà di lingue corrispondono differenti religioni, tradizioni, culture, stili alimentari, etc…

In un contesto multiculturale come quello appena descritto le Carte Scintille hanno messo in luce la naturalezza con cui bambini e bambine di religioni e culture diverse convivono e il divertimento a inventare lingue di fantasia, oso dire nel solco di grandi autori come Gianni Rodari.

A dimostrazione di quanto appena affermato, le seguenti risposte.

Che cosa vede un bambino Nuvola?
Dio!
Allah!
Mio nonno!
Mia nonna!

Che lingua parla una bambina Foglia?
Il fogliese! *
Sulla scia del fogliese, alcune domande estemporanee.

Come è la lingua fogliese?
Fiao, fomestai? Fono felice fi ftare full’albero!

Che lingua parla un bambino Nuvola?
Il nuvolese!

Che cosa potrebbe dire una bambina Foglia a un bambino Nuvola?
Fi fi fo fo fu fu!

E il bambino Nuvola che cosa potrebbe rispondere?
Nu nu vo vo lallà!

Alla fine, sono nate tante lingue quanti i soggetti delle carte via via estratte e mostrate.

Nella seconda fase del laboratorio la danzatrice Mavis Castellanos ha invitato tutti ad alzarsi e a mettersi in cerchio.

Come potrebbe muoversi una bambina Foglia?

Mavis ha accennato un movimento, per ispirare bambini e bambine. Poi tutti hanno cominciato a muoversi: chi ondeggiando con le gambe un po’ flesse, chi con le braccia.

E un bambino Onda?

Sempre in cerchio, bambini e bambine si sono presi per mano e, ispirati da Mavis, hanno fatto tanti piccoli passi in avanti andando a stringere il cerchio, poi indietro allargando la circonferenza e avanti così, dapprima lenti poi sempre più veloci.

E un bambino Nuvola?

Bambini e bambine, in piedi a gambe leggermente divaricate e flesse, si sono messi in posizione da vedetta con una mano all’altezza degli occhi e, roteando il busto da sinistra a destra, hanno iniziato a scrutare l’orizzonte.

E una bambina  Fiore?

Bambini e bambine si sono curvati verso terra sino a toccare il pavimento con le mani e poi, lentamente, hanno ripreso la posizione eretta distendendo le gambe, raddrizzando la colonna vertebrale e la testa, allungando le braccia verso l’alto e schiudendo, infine, le dita delle mani.

Terminate le improvvisazioni, Mavis ha ripreso insieme alla classe i movimenti ispirati dalle carte e li ha collegati in una breve sequenza coreografica accompagnata da un sottofondo musicale.

Questo laboratorio, che tanto ha entusiasmato la classe, è stato propedeutico ai miei successivi, che prevedevano anche l’utilizzo della scrittura. Le lingue “figlie” di bambini e bambine hanno fatto sentire tutti protagonisti e sono state un ponte. Una frase in “fogliese”, per esempio, doveva poi essere tradotta e scritta in italiano alla lavagna.

Come ben sanno gli insegnanti di scuola primaria e di Italiano L2, un approccio ludico è molto adatto a favorire il processo di acquisizione della lingua da parte dei più piccoli. (Diadori, 2018)

Si noti che il meccanismo utilizzato dai bambini per inventare il nome di idiomi fantastici come il “fogliese” e il “nuvolese” è stato quello di usare la stessa desinenza di “inglese” e “francese”. Una desinenza che deforma le parole come il “prefisso arbitrario” di Gianni Rodari (1973).
L’invenzione dei termini in lingua “fogliese” e “nuvolese”, invece, ha preso l’avvio dalla prima lettera o sillaba dei vocaboli “foglia” e “nuvola”: fi fo fu; nu nu-vo vo-lallà.

A coinvolgere molto la classe è stata anche la possibilità di interpretare con la danza le creature delle carte Scintille, improvvisandone forme e movenze insieme a Mavis. L’improvvisazione guidata ha fatto sentire bambini e bambine co-autori di una coreografia, non solo esecutori. Per poter ottenere un risultato così occorre sì un esperto danzatore/danzatrice, ma anche un professionista capace di improvvisare e di valorizzare i gesti spontanei dei bambini.

Laboratorio di Mus-e Milano condotto da Eleonora Terrile (arti visive e scrittura) e Mavis Castellanos (danza) presso l’Istituto Marcello Candia di Milano – classe 3° A – anno scolastico 2020 – 2021 – Introduzione al progetto triennale di Mus-e Milano e alle diverse competenze delle artiste.

Rodari G., Grammatica della Fantasia, Torino, Giulio Einaudi Editore, 1973
Diadori P., Insegnare Italiano a stranieri, Milano, Le Monnier, 2015 

Foto sotto: Sequenza Fiore eseguita dalla danzatrice e Artista di Mus-e Milano Mavis Castellanos.

Ci vediamo il 16 Marzo all’evento “Sfide – La scuola di tutti”

Ci vediamo il 16 Marzo all’evento “Sfide – La scuola di tutti”

Il 16 Marzo terrò all’evento “Sfide-la scuola di tutti” organizzato da Terre di Mezzo Editore, Edizioni Erickson e dal Movimento di Cooperazione Educativa il laboratorio Improvvisare, inventare, dialogare, poetare con le carte Scintille.
Sarò con un’altra artista di Mus-e Milano: Roberta Secchi. Insieme presenteremo le mie carte Scintille e coinvolgeremo i partecipanti in improvvisazioni e ideazioni da poter replicare a scuola, in laboratori artistici e in contesti di ascolto.

Ideate da me a Primavera 2020 e per la prima volta utilizzate proprio con Roberta durante un laboratorio da remoto con una nostra classe di Mus-e Milano, sono state perfezionate con la supervisione pedagogica di Antonia Chiara Scardicchio, Professoressa Associata di Pedagogia Generale e Sociale dell’Università di Bari Aldo Moro e del consulente pedagogico sistemico, docente alla Scuola Superiore di Pratiche Filosofiche “Philo” di Milano, Andrea Prandin.

Le carte Scintille stimolano bambini, bambine, adolescenti e adulti a uscire dal pensiero binario e aprono a nuovi punti di vista.
A scuola e in atelier artistici ispirano narrazioni orali e scritte, improvvisazioni di teatro-danza-acrobazie, l’invenzione di linguaggi come “il fogliese” e di creature fantastiche. In contesti di ascolto rappresentano uno strumento in più per il lavoro di educatori, psicologi, assistenti sociali, pedagogisti, operatori del Tribunale dei Minori.

Dal lancio a oggi le carte Scintille sono state utilizzate in scuole dell’infanzia, primarie, secondarie inferiori e superiori.
In comunità residenziali per minori.
In spazi di ascolto dei servizi sociali.
In incontri con neo-mamme e neo-papà.
In eventi da remoto.
In laboratori artistici.
In contesti di formazione per adulti: educatori, operatori del Tribunale dei minori, insegnanti.

La prima edizione delle carte Scintille è stata lanciata il 20 Novembre 2020 dal Centro Alberto Manzi durante il seminario nazionale “Per gioco e per cura” organizzato da Alessandra Falconi, Direttrice del Centro Alberto Manzi, promosso dalla Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza Clede Maria Garavini e sostenuto da Regione Emilia Romagna.

È in arrivo la seconda edizione. A presto con più particolari.

“Bambini”, linguaggi artistici, carte Scintille!

Il numero di Gennaio della rivista Bambini è dedicato ai linguaggi artistici. Nello speciale, curato dalla Professoressa Francesca Antonacci dell’Università di Milano Bicocca, sono compresi due articoli a tema carte Scintille, l’uno a firma mia, l’altro a firma della Professoressa di Pedagogia Generale e Sociale dell’Università Aldo Moro di Bari Antonia Chiara Scardicchio.

Perché si parla delle carte Scintille in ben due articoli di questa rivista specialistica?
Il primo motivo è legato alla loro storia.
Da me ideate e realizzate a mano nel 2020 come gioco da fare in DAD durante un laboratorio per conto di Mus-e Milano, sono state perfezionate grazie alla consulenza pedagogica della Professoressa di UNIBari Antonia Chiara Scardicchio e del docente di Philo Andrea Prandin e lanciate il 20 Novembre dello stesso anno dal Centro Alberto Manzi, nel corso del seminario online “Per gioco e per cura” curato da Alessandra Falconi, Direttrice del Centro.

Dopo il seminario sono stati stampati e distribuiti gratuitamente 200 mazzi di carte e per 3 anni è stato reso disponibile il pdf da stampare, scaricabile dal sito del Centro Alberto Manzi e dal mio di Labelluli.
Insegnanti di scuole di ogni ordine e grado, assistenti sociali, pedagogisti, atelieristi, educatori, psicologi, terapisti della neuropsicomotricità, esperti di comunicazione e altri professionisti hanno utilizzato le carte, trovandole sorprendentemente utili.

Invito a leggere l’articolo della Professoressa Antonia Chiara Scardicchio per scoprire il potenziale delle carte Scintille e i motivi che le rendono così versatili, spiazzanti, generative e uno strumento in più per i professionisti dell’ascolto.
Basandomi sulle mie esperienze di artista di Mus-e Milano e ideatrice di laboratori, posso dire che bambini e bambine, genitori e figli si divertono molto con queste carte: ispirati da esse, inventano nuove creature disegnandole prima e animandole con l’intero corpo poi.

Diverse insegnanti e persone mi stanno chiedendo dove possono trovare e acquistare queste carte. La mia risposta è: “Un po’ di pazienza. È in corso un progetto editoriale che include la seconda edizione di Carte Scintille. Appena possibile, darò qualche informazione in più.

Foto scattata al laboratorio “Mamma mia che Scintille! presso lo spazio artistico MomArt di Genova (2024). Mamma infinito danza con bimbo foglia.